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IL TRATTORE A BIOMETANO CHE RENDE AUTOSUFFICIENTI LE AZIENDE AGRICOLE

IL TRATTORE A BIOMETANO CHE RENDE AUTOSUFFICIENTI LE AZIENDE AGRICOLE

Un enorme passo avanti verso la decarbonizzazione dell’agricoltura

Riuscite ad immaginare un’azienda agricola energeticamente indipendente, in grado di soddisfare i fabbisogni di combustibile e di energia propri e magari anche quelli della comunità locale? Un’azienda agricola capace di produrre energia usando prodotti di scarto? E poi pensate a un trattore agricolo virtuoso, capace di svolgere i compiti più duri (lavori in campo, arare, trasportare o caricare le granaglie) senza emissioni, riducendo l’impatto acustico e – ancora più importante – utilizzando come combustibile il biogas prodotto da quello che l’azienda agricola scarta. Utopia? Non più.

Presentato per la prima volta nell’estate del 2017, il T6 Methane Power della New Holland Agriculture, marchio agricolo globale di CNH Industrial, il primo trattore a metano al mondo prodotto in serie, è stato incoronato “Sustainable Tractor of the Year 2020” (Trattore Sostenibile dell’Anno 2020), riconoscimento introdotto con questa edizione di Agritechnica 2019 di Hannover, la più grande fiera agricola del mondo. La giuria era composta da giornalisti specializzati nel settore della meccanizzazione agricola in rappresentanza delle più autorevoli riviste europee dedicate all’agricoltura di 24 paesi.

Il T6 Methane Power rappresenta il culmine della ricerca innovativa di New Holland nell’uso di carburanti alternativi, tramite la sua strategia “Clean Energy Leader”, oltre che un significativo passo in avanti nel cammino verso la decarbonizzazione dell’agricoltura.

Questo mezzo, che sarà disponibile per la vendita nel 2020, offre vantaggi di ordine economico e pratico che risultano ulteriormente accresciuti se si decide di impiegare il biometano.

In condizioni reali di lavoro, il T6 Methane Power emette il 99% in meno di particolato rispetto all’equivalente modello a gasolio e riduce le emissioni di CO2 di almeno il 10% e le emissioni complessive dell’80%.

 ACCORDO PER LO SVILUPPO DEL BIOMETANO NEI TRASPORTI

In quest’ottica si inserisce l’accordo per lo sviluppo del biometano nel settore dei trasporti in Italia, siglato a Roma il 18 aprile scorso da Cib (Consorzio italiano biogas), Confagricoltura, Eni, FPT Industrial, Iveco, New Holland Agriculture e Snam, volto a sostenere l’attuazione degli obiettivi del decreto sul biometano, che rappresenta una grande opportunità di crescita per il Paese trattandosi di una energia rinnovabile, pulita, programmabile e flessibile.

L’Unione europea, il governo italiano e il settore privato guardano con sempre maggiore interesse al concetto di economia circolare, un tipo di economia che non si basa più solo sullo schema produzione-consumo-rifiuto, ma che intende trasformare i rifiuti in nuove materie prime da valorizzare.

L’accordo mira a trasformare biomasse oggi non utilizzate o sotto-utilizzate, come digestati, residui colturali, effluenti zootecnici e simili in energia. In questo modo si vuole dare attuazione pratica al decreto ministeriale del 2 marzo 2018 sulla promozione del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti.

I firmatari con l’accordo hanno voluto dar vita ad una collaborazione tra gli impianti di produzione del biometano, la rete del gas, la rete delle stazioni di servizio e il parco circolante dei veicoli, includendo fra questi anche le macchine agricole per le quali saranno individuati appositi strumenti e strategie di sostegno.

COSA POSSONO FARE LE BANCHE PER DARE IMPULSO AL SETTORE?

Il T6 Methane Power si inserisce in un più ampio progetto di autosufficienza energetica che mira a creare un modello di economia circolare all’interno delle imprese agricole.

Sicuramente un buon esempio di economia circolare applicato all’agricoltura è quello in cui un trattore viene alimentato usando l’energia prodotta dai campi, dove tutto, dagli scarti ai reflui possono trasformarsi in energia rinnovabile.

 Il metano, specie se prodotto da fonti rinnovabili, è il combustibile ad oggi più sostenibile per il mondo agricolo: utilizzando per produrlo oltre alle colture energetiche, anche gli scarti di prodotti agricoli e altri rifiuti si ottiene un carburante con emissioni di CO2 praticamente pari a zero, con una riduzione dell’80% delle emissioni complessive.

Gli Istituti Bancari possono utilmente impegnarsi nel confronto con progetti per la valorizzazione dei sottoprodotti che, a partire dalle filiere agricole ed agroindustriali e dal compostaggio della FORSU, coinvolgano altresì:

  • aziende di produzione di Compost;
  • aziende agricole e agroindustriali che producono scarti di origine zootecnica e agricola o scarti delle lavorazioni dell’agroindustria;
  • aziende di produzione fertilizzanti (organici);
  • utility settore rifiuti;
  • distributori di metano;
  • aziende di trasporto pubbliche e private.

BIT SPA, technical advisor nei settori delle 3 “A” (agricoltura, agroalimentare, ambiente) sostiene lo sviluppo del settore del biogas e biometano attraverso la valutazione dei progetti.

In particolare BIT mette a disposizione le proprie competenze per:

  • formazione alle Banche sulle opportunità degli incentivi;
  • confronto preliminare su iniziative progettuali;
  • due diligence tecnico-economica ed amministrativa dei progetti;
  • valutazione e analisi fattibilità;
  • opportunità di creare sinergie con gli operatori del settore per la realizzazione dell’iniziativa.

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