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NEL PROSSIMO DECENNIO AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE AL CENTRO DELLA TRANSIZIONE VERDE

NEL PROSSIMO DECENNIO AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE AL CENTRO DELLA TRANSIZIONE VERDE 

Il prossimo decennio sarà caratterizzato dall’erogazione da parte dell’Unione Europea di importanti risorse economiche attraverso riforme legislative volte a realizzare la transizione ecologica. In particolare, il Green Deal Europeo, con l’ambizioso obiettivo del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e la previsione di oltre 1.000 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni, induce una riflessione strategica di riposizionamento del settore dell’agricoltura e dell’industria alimentare al centro della transizione verde.

A queste risorse si andranno ad aggiungere 209 miliardi di euro concessi all’Italia dal Next Generation Eu per la rinascita e modernizzazione del Paese.

Grazie a queste risorse il settore agroalimentare italiano dovrà affrontare numerose sfide nei prossimi anni: dalla riconversione dell’intera filiera agroalimentare verso modelli di produzione sostenibile, come previsto dalla Strategia “Farm to Fork”, all’aumento del 25% della superficie coltivata europea con la tecnica del biologico fino al raggiungimento dei nove obiettivi verdi della nuova Politica Agricola Comune 2023-2027.

Per dare supporto alle aziende italiane nelle sfide che questo momento storico impone servono dialogo, coraggio e fiducia nelle istituzioni e un indirizzo politico chiaro. In questo contesto, il nuovo ministro delle politiche agricole è chiamato a svolgere un ruolo determinante nel guidare il settore nella transizione ecologica. È per questo motivo che nei prossimi anni servirebbe un’amministrazione attenta ai bisogni concreti delle imprese, che ponga al centro della sua azione il dialogo e misure innovative di sostegno alle aziende in grado di trasformare le grandi sfide che l’Europa e il Pianeta ci impongono in altrettanto grandi opportunità di crescita e riforme per il rilancio di tutto il Paese.

L’impatto di queste scelte inciderà non solo sull’economia dell’Italia, ma anche sulla vita dei cittadini in fatto di benessere e salute ed è per questo motivo che saranno necessarie fin da subito per il ministro competenze politiche e tecniche di comprovata esperienza di settore per mettere in campo le seguenti azioni.

Servirà trattare con l’Unione Europea per definire i nuovi regolamenti relativi alle strategie del Green Deal per poi pianificare velocemente le normative nazionali di recepimento e permettere alle imprese italiane di poter utilizzare le risorse economiche messe a disposizione. A questo si aggiunge anche il compito di coordinare al meglio le politiche regionali di settore che come ben sappiamo hanno una competenza specifica in agricoltura. Un compito arduo che sicuramente passa per una riforma organizzativa del Ministero per dotarlo di strumenti e competenze utili al nuovo contesto.

Per l’Italia la transizione verde in agricoltura vale molto di più in termini economici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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