APPROVATO IL TESTO UNICO PER LE RINNOVABILI
Le energie rinnovabili sono sempre di più indispensabili per la transizione energetica dal momento che sono in grado di produrre energia con emissioni di CO2 quasi nulle, fattore cruciale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. In questo percorso i governi nazionali hanno un ruolo di primo piano per incentivare in modo efficiente l’implementazione di fonti rinnovabili tramite l’adozione di strategie integrate che combinino politiche economiche, normative e sociali.
In questo contesto, il 25 novembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Testo Unico per le rinnovabili, una normativa che semplifica le procedure per la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Il provvedimento disciplina i regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettere b) e d) della legge 5 agosto 2022, n. 118 e risponde agli obiettivi di semplificazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), riducendo da cinque a tre i regimi amministrativi necessari per la costruzione e l’esercizio di impianti FER.
La prima versione dello schema di decreto legislativo era stata approvata dal Cdm lo scorso 7 agosto e trasmesso al Parlamento a inizio settembre per acquisire i pareri di Camera e Senato. A metà novembre era arrivata l’intesa della Conferenza Unificata, mentre la settimana scorsa sono giunti i pareri delle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera e dell’ottava del Senato, insieme a quelli delle commissioni Bilancio di entrambi i rami del Parlamento, per i profili finanziari del provvedimento, e della bicamerale Semplificazione. Rispetto al testo approvato ad agosto dal governo, il Parlamento ha chiesto modifiche su regime transitorio, compensazioni, semplificazioni per repowering e revamping, espropri e altro ancora.
Il Cdm ha dato anche giudizio positivo di compatibilità ambientale, che sostituisce la Via, sbloccando così 11 progetti fermi a causa delle autorizzazioni. I progetti includono sei progetti eolici (alcuni con storage), due impianti fotovoltaici e tre sistemi agrivoltaici, per un totale di oltre 400 MW.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche alcune delibere che sostituiscono il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di competenza statale. Si tratta di una procedura prevista dalla legge per risolvere conflitti tra le amministrazioni coinvolte, quando ci sono opinioni contrastanti. Questo vale sia per il Provvedimento Unico Ambientale che per la Valutazione di Impatto Ambientale (PNIEC-PNRR).
L’approvazione del Testo Unico e le delibere per semplificare il VIA, rappresentano anch’essi un punto di svolta per la riduzione dei tempi e il superamento degli ostacoli amministrativi che fino ad oggi hanno rallentato lo sviluppo delle FER.
Seguiranno news più approfondite quando ci sarà un testo ufficiale.