IN ARRIVO IL BANDO PER L’AGRISOLARE. SUL PIATTO 1,5 MILIARDI PER IL FOTOVOLTAICO SUI TETTI DELLE AZIENDE AGRICOLE
Il PNRR finanzierà, con 1,5 miliardi di euro, la realizzazione di 4,3 milioni di mq di fotovoltaico sui tetti degli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Il 25 marzo scorso, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, ha infatti firmato il decreto ministeriale che fornisce le direttive necessarie all’avvio della Misura “Parco Agrisolare” e che sarà ora notificato alla Commissione europea. In tempi relativamente brevi sarà poi pubblicato il bando per la presentazione delle candidature dei progetti.
RISORSE
Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.2, che saranno così suddivisi:
- 1,2 miliardi di euro destinati alla realizzazione di interventi di cui alla Tabella 1A in allegato al Decreto (Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria);
- 300 milioni di euro destinati alla realizzazione di interventi di cui alle Tabelle 2A (Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli) e 3A (Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014).
Almeno il 40% delle predette risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
BENEFICIARI
Sono soggetti beneficiari della misura:
- Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO che saranno elencati nel bando;
- indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228. 2.
Non potranno presentare domanda i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00.
INVESTIMENTI AMMESSI
Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se lo scopo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.
Gli interventi ammissibili devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp. Insieme a questa attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi:
- rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti;
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
SPESE AMMISSIBILI
Tra le spese ammissibili si annoverano: acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto; sistemi di accumulo; fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi; costi di connessione alla rete. Il limite massimo di spesa è fino a 1.500,00 euro/kWp per i pannelli FV, e fino a ulteriori 1.000,00 euro/kWh se sono installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere euro 50.000,00.
Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali sopra indicati, una spesa fino ad un limite massimo pari a euro 1.000,00/kW a colonnina.
Sono inoltre ammesse le spese per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove presente, e l’esecuzione di interventi di realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione, in particolare le spese per la demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, fino ad un limite massimo ammissibile di euro 700,00/kWp.
Per tutti gli interventi sono anche ammissibili le spese di progettazione, per asseverazioni e altre spese professionali, ad esempio quelle per direzione lavori e collaudi.
CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO E CONTROLLI DEL SOGGETTO ATTUATORE
L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale con percentuali variabili a seconda di tipologia e caratteristiche del richiedente e dell’impianto.
In generale spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a 750.000 euro, nel limite massimo di un milione di euro per singolo soggetto beneficiario.
L’ammontare massimo del contributo è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento, fatta salva la facoltà di concedere, a domanda del beneficiario e nei limiti della disponibilità delle risorse, un’anticipazione fino al 30%, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da imprese bancarie.
In generale è previsto un controllo da parte del soggetto attuatore che sarà il GSE, soggetto ampiamente noto agli operatori delle fonti rinnovabili. Le verifiche saranno, tra l’altro, relative alla regolarità delle opere realizzate, al rispetto delle tempistiche del bando nonché al rispetto delle normative in merito ai cumuli con altre agevolazioni e incentivi pubblici.
COSA PUO’ FARE LA BANCA?
Le Banche si trovano davanti alla straordinaria opportunità, offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di rilanciare l’economia italiana e renderla sostenibile nel tempo. Per farlo avranno bisogno anche del supporto di BIT SpA, il centro di competenza e supporto specialistico nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
COSA PUO’ FARE LA BANCA CONCRETAMENTE?
La Banca individua, tra i propri clienti o potenziali clienti, i soggetti interessati allo sviluppo di progetti rientranti nelle opportunità del PNRR e li mette in contatto con BIT SPA che ne verificherà la fattibilità degli investimenti proposti.
Le banche possono giocare un ruolo fondamentale attraverso:
- attività formativa specifica sulle opportunità del PNRR;
- individuazione delle aziende agricole, zootecniche e agroindustriali interessate all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici a uso produttivo;
- finanziamento degli interventi;
- rilascio garanzia fideiussoria;
- organizzazione di eventi pubblici riguardanti le opportunità del PNRR, invitando gli operatori del settore e BIT come relatore in qualità di advisor tecnico.
COSA PUO’ FARE BIT?
BIT viene in contatto e/o individua soggetti interessati allo sviluppo di progetti rientranti nelle opportunità del PNRR e li mette in contatto la Banca che ne valuterà l’eventuale finanziamento a seguito dello studio di fattibilità di BIT.
L’analisi BIT, nello specifico, riguarderà:
- Verifica vincolistica;
- Valutazione compatibilità agricola;
- Valutazione del progetto tecnico;
- Valutazione della potenza installabile;
- Valutazione preliminare producibilità;
- Elaborazione del modello economico finanziario;
- Verifica delle condizioni minime per l’aggiudicazione del bando (post-richiesta);
- Verifica della regolarità tecnico-urbanistica (in fase di installazione);
- Verifica del rispetto delle tempistiche necessarie per la realizzazione degli impianti.
Avete bisogno di un rapido confronto con noi? Scrivete a commerciale@bit-spa.it inserendo il vostro contatto e il nome della banca convenzionata e vi richiameremo al più presto.