News Emilia Romagna n.8/2020

• Posted By 31 agosto 2020
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DALLA REGIONE 5,4 MILIONI PER RAFFORZARE LA COMPETITIVITA’ DELLE AZIENDE VITIVINICOLE 

Oltre 5,4 milioni di euro per incentivare l’ammodernamento degli impianti e l’innovazione tecnologica in cantina, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei vini regionali e incrementare la competitività delle imprese.

È quanto stabilito nel bando varato dalla Giunta regionale nell’ambito della misura “Investimenti” del Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo per il periodo 2020-2021. Le risorse sono state destinate alla Regione dal Mipaaf nel quadro degli interventi finanziati dall’Ue attraverso l’OCM vino.

Alle imprese che svolgono attività di produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli (vino e mosto d’uva) all’interno del territorio regionale, sono concessi contributi in conto capitale che arrivano fino al 40% delle spese per la realizzazione di progetti che intendono valorizzare i vini di qualità (Doc, Docg e bio) e ad introdurre tecnologie innovative in cantina per rispondere alle nuove esigenze del mercato, compresa la vendita diretta e l’e-commerce. Il tutto considerando la riduzione dell’impatto ambientale del ciclo produttivo, il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro e il risparmio energetico.

I progetti di investimento dovranno avere una dimensione minima di 30 mila euro e massima di un milione di euro.

Le domande andranno presentate entro le ore 13 del 15 novembre 2020.

Dettagli del bando

Il budget è stato suddiviso in due tranche:

• il 40% delle risorse è destinato a finanziare i progetti di investimento presentati da imprese agricole che producono vino con le proprie uve e lo vendono direttamente;
• il restante 60% è invece riservato alle aziende agroindustriali che commercializzano il vino prodotto con materia prima in prevalenza acquistata da terzi o conferita da soci.

Tra le spese ammissibili figurano quelle legate a:

• costruzione e/o ristrutturazione di immobili;
• acquisto di impianti, macchinari e attrezzature specifici per l’attività di trasformazione e/o commercializzazione;
• arredi e allestimenti per la realizzazione di locali per la vendita diretta al consumatore finale dei prodotti aziendali;
• creazione di siti internet per l’e-commerce;
• spese tecniche, ad esempio gli onorari di professionisti e consulenti, direttamente riconducibili agli investimenti realizzati.

Caratteristiche degli aiuti

La percentuale di aiuto è fissata al 40% delle spese ammissibili per le micro, piccole e medie imprese, scende al 20% nel caso di aziende fino a 750 dipendenti e fatturato annuo inferiore ai 200 milioni di euro e al 19% per le imprese ancora più grandi. Tra i criteri di priorità adottati per la formazione delle graduatorie: le produzioni bio e certificate, le etichette Dop ed Igp, l’appartenenza a forme aggregative di filiera, il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. In caso di parità di punteggio la precedenza andrà ai progetti che riguardano i maggiori quantitativi di uva e gli investimenti con minore importo di spesa ammissibile.

I progetti potranno avere una durata annuale o biennale: nel primo caso il pagamento del saldo avverrà nell’esercizio finanziario 2020-2021, nel secondo caso l’erogazione avverrà nell’esercizio successivo.  La durata del progetto dovrà essere dichiarata alla presentazione della domanda di sostegno.

IL SUPPORTO DELLE BCC AL SETTORE

Le BCC possono offrire supporto e finanza per aiutare le aziende vitivinicole. BIT può sostenere la Banca ed offrire consulenza per investimenti in:

• progetti di aggregazione e filiera;
• efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle aziende del vino;
• investimenti volti alla riduzione dell’impatto ambientale.