NASCE LA PRIMA RETE NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DELL’AGROVOLTAICO
Nasce la prima rete italiana che riunisce imprese, istituzioni, università e associazioni di categoria per la promozione del fotovoltaico agricolo sostenibile.
Il nuovo network intende definire sia un nuovo quadro normativo e metodologico che una serie di linee guida per la progettazione e la valutazione degli impianti. Questi strumenti dovranno in futuro divenire i riferimenti principali dei decisori, così da contribuire alla diffusione dei nuovi sistemi di produzione di energia per rendere il settore agroalimentare ancora più sostenibile.
L’iniziativa è coordinata da ENEA ed hanno già espresso il loro sostegno: Associazione Italiana Architettura del Paesaggio (AIAPP), Confagricoltura, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (CONAF), Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), Italiasolare, Legambiente, REM Tec, Società Italiana di Agronomia (SIA) e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Questa iniziativa si inserisce nella traiettoria della missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), che per lo sviluppo dell’agrivoltaico ha stanziato 1,1 miliardi di euro per una capacità installata di circa 2,43 GW, con benefici in termini di riduzione delle emissioni che si aggirano intorno alle 1,5 milioni di tonnellate di Co2 evitate. Inoltre, lo sviluppo del settore potrebbe contribuire a superare alcune delle criticità che oggi ostacolano la crescita del fotovoltaico come il blocco delle autorizzazioni a causa delle incertezze legate al cambiamento di uso del suolo e alla trasformazione del paesaggio bloccano le autorizzazioni.
Secondo il World Energy Outlook 2020 dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), il fotovoltaico rappresenta la fonte di elettricità più economica e la sua diffusione è cruciale nell’ambito degli obiettivi energetici europei e del Piano Nazionale Energia e Clima, che al 2030 prevede un incremento della produzione elettrica da fotovoltaico da circa 24 TWh/anno a 73 TWh/anno e dell’ulteriore incremento previsto nell’ambito del Piano “Next Generation Italia”.
A livello operativo, ENEA ha costituito un’apposita task force multidisciplinare nell’ambito di due dipartimenti con la possibilità di utilizzare laboratori, infrastrutture e professionalità pluriennali nei settori delle tecnologie green e dell’agroindustria:
- “Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili”
- “Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali”
Massimo Iannetta, responsabile della Divisone ENEA di Biotecnologie e Agroindustria afferma che “Il sistema agroalimentare deve affrontare i temi della decarbonizzazione, della sostenibilità e della competitività e, in questo contesto, l’agrivoltaico può rappresentare una nuova opportunità per gli agricoltori tramite modelli win-win che esaltino le sinergie tra produzione agricola e generazione di energia”.
Secondo uno studio ENEA-Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, pubblicato sulla rivista scientifica Applied Energy, le prestazioni degli impianti agrivoltaici sono simili a quelle degli impianti fotovoltaici a terra, ma i valori aggiunti sono significativi in quanto alcune tipologie di installazioni agrivoltaiche (es. pannelli a 5 m di altezza, ricorso a tensostrutture) incidono limitatamente sul consumo di suolo rispetto agli impianti a terra e, in specifiche condizioni ambientali (es. stress idrici), possono conseguire un aumento della resa di alcune colture in quanto l’ombra creata dagli impianti agrivoltaici, se ben calibrata, riduce la temperatura del suolo, e il fabbisogno idrico delle colture. In specifici contesti, pertanto, l’agrivoltaico può contribuire ad aumentare la resilienza del settore agroalimentare rispetto agli impatti del cambiamento climatico.
“Il sistema agroalimentare deve affrontare i temi della decarbonizzazione, della sostenibilità e della competitività e, in questo contesto, l’agrivoltaico può rappresentare una nuova opportunità per gli agricoltori tramite modelli win-win che esaltino le sinergie tra produzione agricola e generazione di energia”, commenta Massimo Iannetta, responsabile della Divisone ENEA di Biotecnologie e Agroindustria.
Luogo di confronto sulle varie iniziative nazionali, la rete è dotata di una piattaforma web aperta al più ampio coinvolgimento dei diversi attori interessati con diverse modalità, tra cui la partecipazione al comitato scientifico o al comitato consultivo, lo sviluppo di dimostratori, lo scambio di informazioni su casi studio reali o su nuovi risultati scientifici.