MODULO ONLINE PER SEGNALARE I DANNI ALL’AGRICOLTURA
L’Emilia-Romagna non perde tempo e si è già messa in moto per tutelare l’agricoltura dai danni causati dall’improvvisa ondata di gelo invernale fuori stagione. È infatti partita la raccolta delle segnalazioni da parte dei singoli imprenditori agricoli e dei Caa (Centri di assistenza agricola) dell’effettiva entità delle perdite registrate in campagna, che giorno dopo giorno si stanno rilevando in tutta la loro gravità.
“A nostro avviso, infatti, ci sono tutte le condizioni per chiedere al Governo una deroga alla legge 102 sulle calamità, in considerazione del fatto che molte aziende non hanno potuto assicurarsi in tempo contro il rischio gelate per le difficoltà burocratiche insorte a causa dell’emergenza Coronavirus. Oggi stesso invierò al Ministro una lettera, affinché il Governo lo valuti, e per segnalare la difficile situazione nella quale ci troviamo. Una calamità che si aggiunge ai danni già prodotti dalla cimice e dal Covid-19” afferma l’Assessore Alessio Mammi.
Per segnalare i danni subiti gli agricoltori è possibile andare sul sito della Regione e collegarsi alla pagina: https://questionari.regione.emilia-romagna.it/833716.
Dal 23 marzo 2020 è attiva una specifica piattaforma che permette agli imprenditori agricoli la segnalazione dei danni subiti da calamità e avversità evitando così di inviare email o pec. I danni che possono essere segnalati sono:
- le “calamità naturali“: i terremoti, le valanghe, le frane e le inondazioni, le trombe d’aria, gli uragani, le eruzioni vulcaniche e gli incendi boschivi di origine naturale;
- le “avversità atmosferiche assimilabili a una calamità naturale“: condizioni atmosferiche avverse quali gelo, tempeste e grandine, ghiaccio, forti piogge o grave siccità che distruggano più del 30 % della produzione media annua di un agricoltore calcolata sulla base: dei tre anni precedenti o di una media triennale basata sul quinquennio precedente, escludendo il valore più basso e quello più elevato. In questo caso l’avversità non deve rientrare in quelle assicurabili dal Piano Gestione dei Rischi in agricoltura.
Compilando il modulo e indicando la superficie e il tipo di coltivazioni danneggiate, saranno poi i servizi territoriali della Regione, compatibilmente con le restrizioni agli spostamenti dettate appunto dell’emergenza Coronavirus, a procedere con le verifiche necessarie per stabilire l’entità dei danni.
Si segnala inoltre che la segnalazione non dà diritto a nessun contributo, ma permette all’Amministrazione Regionale di procedere alla eventuale richiesta dello stato di emergenza e/o alla delimitazione prevista dal Fondo di Solidarietà Nazionale (Decreto Legislativo n.102 del 29 marzo 2004).
Oltre alla procedura semplificata e completamente on line, la Regione sta attivando anche una raccolta massiva dei danni per il tramite dei Caa o delle organizzazioni professionali, volta a creare una mappatura completa delle gelate a sostegno della richiesta al ministero delle Politiche agricole del riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento calamitoso. Richiesta propedeutica all’attivazione degli aiuti e degli interventi di sostegno previsti dalla normativa nazionale in caso di avversità atmosferiche.
L’area del territorio regionale interessata dall’ondata di gelo polare, che sta proseguendo, abbraccia quasi tutta la pianura e la prima fascia collinare, da Piacenza alla Romagna.
La Regione monitora la situazione ma sottolinea che una stima dei danni è prematura. Per Coldiretti regionale sarà dell’ordine di diversi milioni di euro. Confagri sottolinea che a soffrire sono soprattutto le province ad alta vocazione frutticola da Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, fino a Bologna, Ferrara e Modena.
I danni maggiori su albicocche, susine, pesche, nettarine e varietà di ciliegio a fioritura precoce. Il gelo, con punte di meno 5 o 6 gradi, non ha risparmiato kiwi e kaki già in fiore. Preoccupano i vigneti in collina e si stanno monitorando gli effetti su meli e peri.
IL RUOLO DELLE BANCHE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Le banche possono informare le aziende agricole clienti circa la possibilità di comunicazione danni alla Regione, la quale potrà tutelarle da una situazione già difficile per coronavirus e cimice ed ora ulteriormente aggravata dagli eventi atmosferici. Potrà inoltre proporre attività di finanza e supporto sia durante che post emergenza.