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SIGLATO IL MANIFESTO PER LE BIONENERGIE

SIGLATO IL MANIFESTO PER LE BIONENERGIE 

Elettricità Futura insieme a AIEL, ANPEB, Assitol, Assoebios, Assograssi, Confagricoltura, CIB, Distretto produttivo La nuova Energia, EBS, Fiper e ITABIA hanno siglato a fine ottobre, nell’ambito di Key Energy, il Manifesto delle Bioenergie. Il documento contiene proposte concrete per fornire una prospettiva di crescita ad un comparto delle rinnovabili capace di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione creando vantaggi per l’economia circolare e l’occupazione.

Le bioenergie, ovvero la produzione di energia, di combustibili e di carburanti a partire dalle biomasse, rappresentano un’importante fonte energetica rinnovabile per il nostro Paese. Il Manifesto vuole promuovere una gestione efficiente del parco bioenergetico italiano e stimolare l’applicazione di soluzioni innovative. Con questo obiettivo, propone a istituzioni e legislatori una serie di azioni:

  • adeguare il PNIEC ai target del Green Deal rafforzando il ruolo della biomassa;
  • mantenere in esercizio il parco installato, preservando e incrementando il suo valore;
  • stabilizzare il mercato dei bioliquidi e dei biocarburanti double counting e avanzati;
  • riconoscere il ruolo degli impianti a servizio di realtà manifatturiere;
  • valorizzare le filiere locali
  • creare una prospettiva di medio termine per gli investitori con un quadro normativo chiaro e lungimirante.

E’ un passo molto importante per lo sviluppo delle bioenergie e per il loro fondamentale contributo al raggiungimento del target Green Deal,” afferma Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura. “Per la prima volta tutte le Associazioni del settore si sono riunite con l’obiettivo di presentare al Governo un Manifesto con proposte efficaci per il rilancio delle bioenergie, un comparto fondamentale per la decarbonizzazione e per contrastare gli effetti negativi dell’impennata del prezzo dell’elettricità. Si tratta infatti di una fonte di energia rinnovabile, programmabile, capace di provvedere alla copertura del baseload con combustibili stoccabili e reperibili localmente. A questi vantaggi si aggiungono rilevanti benefici di natura sociale ed economica. Il settore delle bioenergie infatti è in grado di assorbire 43.700 occupati in Italia, di contribuire all’economia circolare e di abilitare nuovi modelli di generazione distribuita come le comunità energetiche”, ha aggiunto Agostino Re Rebaudengo.

“Con il Manifesto delle bioenergie – ha sottolineato il presidente di EBS, Antonio Di Cosimoaderiamo con fiducia all’azione corale promossa da Elettricità Futura per richiamare l’attenzione delle istituzioni sull’importante contributo delle biomasse solide nella transizione energetica. Non solo per la programmabilità e continuità di questa fonte rinnovabile, ma anche per il suo impatto positivo sull’occupazione, sul contenimento dei prezzi dell’energia e per i benefici ambientali generati attraverso il modello dell’economia circolare. Un contributo che diventa cruciale nella corsa agli obiettivi di decarbonizzazione previsti al 2030 e al 2050 e per la riduzione dell’impatto ambientale su cui si confronteranno a giorni tutti i Paesi del mondo nella COP26 di Glasgow”.

Il Manifesto è stato firmato da Luca Alippi, Vicepresidente Elettricità Futura con delega alla bioenergia, Domenico Brugnoni, Presidente AIEL, Cristian Banfi, Presidente ANPEB, Marcello Del Ferraro, Presidente Assitol, Piero Gattoni, Presidente CIB, Nicola Gherardi, Componente della giunta Confagricoltura, Nicola Danza, Vicepresidente Distretto produttivo La nuova Energia, Antonio Di Cosimo, Presidente EBS, Walter Righini, Presidente Fiper e Vito Pignatelli, Presidente ITABIA.

L’evento organizzato da Elettricità Futura ha offerto l’opportunità di un confronto tra l’Italia e l’Europa sulle prospettive di crescita delle bioenergie, e ha ospitato i contributi di Giulia Cancian, Policy Director, Bioenergy Europe e Marco Antonio Pantaleo, Programme Manager, European Innovation Council.

COSA PUO’ FARE LA BANCA?

“Le biomasse sono fonti rinnovabili e programmabili per la produzione di bioenergia. In quanto tali, rappresentano un imprescindibile alleato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti al 2030 e al 2050 e per massimizzare i benefici della transizione ecologica. La bioenergia può infatti espletare il suo contributo sia nel settore elettrico, che in quello termico e nei trasporti, provvedendo circa il 50% dell’apporto rinnovabile necessario alla copertura dei consumi finali.” Inizia con queste parole il Manifesto delle Bioenergie ribadendo che non si può prescindere dalle bioenergie se si vuole realizzare la transizione energetica.

Esse rappresentano infatti una fonte rinnovabile che può contribuire a:

  • diversificazione del mix energetico,
  • favorire lo sviluppo economico,
  • rafforzare la lotta ai cambiamenti climatici.

Nei prossimi anni le Banche sono chiamate a un compito importante: finanziare la transizione del nostro modello economico verso la sostenibilità.

COSA PUO’ FARE LA BANCA CONCRETAMENTE?

La Banca può contattare le aziende agricole clienti interessate all’integrazione dell’attività agricola con la produzione di energia termica ed elettrica da biomasse vegetali e deiezioni animali. Un impianto biogas/biometano può rappresentare un’ottima integrazione di reddito per l’agricoltore, incrementando così la multifunzionalità della propria azienda agricola consentendo di fare profitti ed investire nell’ammodernamento dei sistemi produttivi.

Si evidenzia pertanto l’opportunità per le Banche di realizzare impieghi volti a favorire la realizzazione di nuovi impianti a biogas e biometano, che come dimostrato, migliorano le performance aziendali e contribuiscono alla diversificazione dell’attività imprenditoriale.

Gli Istituti di credito hanno poi la possibilità di organizzare attività formativa dedicata alle proprie filiali, all’area crediti o agli specialisti del settore all’interno della Banca, per conoscere le novità normative, i meccanismi di incentivazione, le opportunità di sviluppo del settore bioenergetico. Inoltre potranno organizzare workshop ed eventi pubblici in cui presentare le principali novità per il settore e facendo intervenire BIT come relatore in qualità di advisor tecnico.

COSA PUO’ FARE BIT?

Considerato che lo sviluppo delle bioenergie avrà un ruolo cruciale per incrementare la generazione distribuita rinnovabile e far avanzare la decarbonizzazione non solo nel settore elettrico ma anche in quello termico e nei trasporti, BIT continuerà a sostenere lo sviluppo del settore attraverso la formazione e la valutazione dei progetti.

In 15 anni di attività ha periziato oltre 350 impianti a biogas ed è diventato il primo operatore in Italia per Due Diligence su impianti biometano.

Le filiere che manifestano maggior interesse e che si dimostrano attrattive per gli investimenti sono:

  • L’Agro-alimentare e il biogas da allevamenti (con numerose esperienze di BIT SPA nella valutazione di progetti);
  • FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) per la fornitura dei sottoprodotti necessari alla realizzazione e funzionamento degli impianti a biometano e compostaggio.

In particolare BIT mette a disposizione le proprie competenze per:

  • svolgere attività formativa agli Istituti di credito;
  • confrontarsi in fase preliminare su iniziative progettuali;
  • valutare e analizzare la fattibilità di progetti nell’ambito delle bioenergie;
  • svolgere due diligence tecnico-economiche ed amministrative;
  • creare sinergie con gli operatori del settore per la realizzazione delle iniziative.

Se siete interessati a ricevere attività formativa da parte di BIT scrivete a commerciale@bit-spa.it inserendo il vostro contatto e il nome della banca convenzionata e vi richiameremo al più presto.

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