REGINA ITALIANA DELL’AGRICOLTURA, LA LOMBARDIA REAGISCE ALL’EMERGENZA COVID-19
In una regione come la Lombardia, che punta soprattutto sull’industria e sulla produzione di servizi, l’attività agricola ha saputo conservare intatta la propria vitalità, mantenendo quelle caratteristiche e quei primati di qualità che l’hanno resa famosa in tutto il mondo e l’hanno resa da diversi anni, la prima regione agricola d’Italia.
La Regione produce il 37% del latte italiano, il 42% del riso italiano, il 40% dei prodotti suinicoli italiani. E’ prima anche per superficie dedicata all’agricoltura, le cui attività coprono il 69% del territorio.
Anche nel settore delle colture innovative la Lombardia vanta numeri da primato. In Lombardia si trova il 30% della superficie nazionale della IV gamma, ettari ed ettari di ortaggi in serra che portano sulle nostre tavole un prodotto moderno, amato dalle famiglie e ricco di valore aggiunto.
Tutti questi primati sono resi possibili dalla solidità delle 50.000 aziende agricole lombarde.
Le produzioni di qualità lombarde soni rappresentate da 34 prodotti DOP e IGP sui 274 italiani, su un totale di 1000 i prodotti tutelati a livello europeo. Nel settore del vino si registrano 42 vini a marchio di qualità (5 DOCG, 22 DOC e 15 IGT) e, se si proiettano questi ultimi numeri sul territorio, più dell’80 % della superficie coltivata a vite in Lombardia è dedicata a produzioni di qualità.
COME STA REAGENDO L’AGRICOLTURA REGIONALE ALL’EMERGENZA CORONAVIRUS?
L’Assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi fa sapere che ci sono alcuni settori che stanno tenendo, altri invece che sono in grande difficoltà come ad esempio la filiera lattiero casearia, che a causa della chiusura totale del mercato horeca sta vivendo criticità importanti. Altro settore in grave difficoltà è quello del florovivaismo, che produce per il 75% tra febbraio e maggio e che a causa di questa crisi rischia di dover mandare al macero gran parte della produzione. Sono due comparti per i quali la Regione ha chiesto al Governo misure straordinarie.
Come Regione è stata approvata l’erogazione di 200mila euro finalizzati alla capitalizzazione iniziale dei fondi di mutualizzazione in agricoltura. Sono state poi allargate a tutte le aziende agricole lombarde le agevolazioni per il credito di funzionamento. In pratica sono stati messi a disposizione 5,5 milioni di euro per abbattere fino al 100% il tasso di interesse bancario dei finanziamenti. Infine si pensa ad un fondo specifico per incentivare l’utilizzo del siero nei biogas, proprio per favorire l’incremento della produzione di latte in polvere, che può rappresentare una parziale valvola di sfogo in questo momento critico.
L’IMPORTANTE RUOLO DELLE BANCHE LOMBARDE
La Lombardia ha pensato a questa serie di misure concrete e immediatamente attuabili per garantire agli agricoltori la necessaria liquidità. Le banche dal canto loro possono informare le aziende agricole clienti circa queste iniziative e proporre attività di finanza e supporto sia durante che post emergenza.