“‘L’ITALIA IN 10 SELFIE”: AGRICOLTURA ITALIANA TRA LE PIU’ SOSTENIBILI D’EUROPA
Dal Rapporto “L’Italia in 10 selfie” realizzato dalla Fondazione Symbola emerge l’Italia migliore e i suoi settori più virtuosi nell’ultimo anno, tra cui quello dell’Agricoltura. I primati riguardano settori anche molto diversi tra loro, ma complementari nell’ambito di una visione d’insieme orientata alla qualità, alla sostenibilità, all’innovazione e alla responsabilità: economia circolare, energie rinnovabili, made in Italy, green economy, design, nautica da diporto, legno arredo, agricoltura sostenibile, produzione farmaceutica, biciclette.
Dal Rapporto emerge come l’agricoltura italiana si attesti tra le più sostenibili in Europa, con una quantità di emissioni pari a 30 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, di molto inferiori a quelle di Francia (76 milioni), Germania (66 milioni), Regno Unito (41 milioni) e Spagna (39 milioni). Il comparto agricolo ha ridotto del 20% l’uso di pesticidi (nel periodo compreso tra 2011 e 2018) e il consumo d’acqua, aumentando l’utilizzo e la produzione di energie rinnovabili. Per quel che concerne la produzione, il settore vanta 313 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 524 vini Dop/Igp, e annovera il maggior numero di aziende agricole biologiche. Nel 2020 l’agroalimentare ha saputo resistere all’emergenza data dalla pandemia, confermando il trend positivo delle esportazioni, per un valore di 46,1 miliardi (+1,8% sul 2019). Incoraggiante anche il capitolo dedicato ai giovani, in un Paese che deve fare i conti con la galoppante disoccupazione giovanile: in agricoltura, l’Italia detiene il primato comunitario per numero di under 35 alla guida di un’impresa agricola (in totale sono oltre 56.000). Stesso dicasi per la presenza delle donne: un’azienda agricola su quattro (28%) è guidata da donne, quasi 210mila imprenditrici che danno linfa al settore.
In questo quadro di ottimismo per il futuro non bisogna dimenticare le difficoltà del presente, sottolineate da un’analisi Coldiretti concomitante con la pubblicazione del Rapporto di Symbola. Facendo riferimento ai dati Istat raccolti nell’ultimo anno, Coldiretti evidenzia come il 9,5% delle imprese agricole italiane ritenga impossibile tornare alla situazione antecedente alla pandemia, schiacciate dall’aumento dei costi di produzione e dalla mancanza di liquidità, dovuta anche alla contrazione della domande di prodotti per la chiusura forzata di bar e ristoranti e per il crollo del turismo.