“Sarà un decreto legge perché l’emergenza climatica ormai la riconosciamo tutti. Se c’è un’emergenza climatica c’è anche un’emergenza legislativa; e il decreto legge è un decreto di urgenza, fermo restando che poi il Parlamento lo può arricchire. Ci mancherebbe altro”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5S) – a margine della presentazione di un rapporto Conai insieme con l’Anci – sul decreto Clima. “Secondo me – spiega Costa – con un po’ di fortuna il tre ottobre ce la facciamo. Io dopo devo andare alla Cop in Costa Rica (il vertice sui cambiamenti climatici dell’Unfccc, la convenzione delle Nazioni Unite dedicata) e mi piacerebbe portare questo risultato. L’importante per me è che si chiuda”. “Stiamo chiudendo la quadratura perché incide anche su altri ministeri e su elementi di natura economica – ha detto ancora Costa -. In parallelo il lavoro va impostato con la Legge di Stabilità, altrimenti rischia di non avere le coperture; ma è una questione solo di tipo tecnicistico, nemmeno tecnico-politico. Le coperture finanziare ci sono, ma è chiaro che vanno rapportate insieme alla Stabilità”.
La bozza è composta da 14 articoli così raggruppati:
1) Misure urgenti per il miglioramento della qualità dell’aria: dall’articolo 1 all’articolo 8;
2) Misure urgenti per lo sviluppo dei parchi nazionali e la tutela degli ecosistemi: art. 9 e 10;
3) Disposizioni urgenti in materia di economia circolare: dall’art.11 all’art.13;
4) Disposizioni finali: art.14.
“Su End of Waste siamo vicini a chiudere”. “Nel decreto Clima io ce l’ho messo, l’End of Waste c’è. Era una bozza e credo che siamo molto vicini a chiuderla. C’e l’intenzione di tutto l’asse non solo governativo inteso come la maggioranza ma dell’arco costituzionale a chiuderla questa cosa. Ed io ci tengo moltissimo. Secondo me ci siamo vicini”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulle norme per qualificare la cessazione della qualifica di rifiuto, cioè l’end of waste, contenuta (per ora in bianco) nel decreto Clima, parlando a margine della presentazione del rapporto Conai (il Consorzio che recupera gli imballaggi) con l’Anci.
Fonte: ANSA
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