APERTO IL 2° BANDO PER IMPIANTI A BIOGAS DI POTENZA NON SUPERIORE A 300 KW
Il GSE pubblica il secondo Bando previsto dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (art. 1, comma 955), in conformità a quanto stabilito dalla Legge 28 febbraio 2020, n. 8 (art. 40-ter) e relativo al Registro per gli impianti di biogas di potenza non superiore a 300 kW.
Il Bando è scaricabile dal seguente link: Bando pubblico per l’iscrizione al Registro informatico per impianti a biogas di cui all’art. 1, comma 955, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145.
Ricordiamo che tale forma di incentivazione, introdotta dalla legge di bilancio 2019, è stata prorogata (con l’ultimo decreto-legge “Milleproroghe”) a tutto il 2020. Essa consiste nella possibilità di accedere agli incentivi secondo le “vecchie” modalità e tariffe previste dal Dm 23 giugno 2016. Il limite di costo annuo di 25 milioni di euro equivale, stando ai calcoli del GSE, ad una potenza disponibile di 22,999 MW.
Per poter accedere all’incentivo questi impianti, oltre al requisito della potenza elettrica, devono “fare parte del ciclo produttivo di una impresa agricola, di allevamento, realizzati da imprenditori agricoli anche in forma consortile e la cui alimentazione deriva per almeno l’80 per cento da reflui e materie derivanti dalle aziende agricole realizzatrici e per il restante 20 per cento da loro colture di secondo raccolto (…)”. L’accesso agli incentivi, inoltre, “è condizionato all’autoconsumo in sito dell’energia”.
Il bando è scaricabile dal portale del GSE insieme alle procedure applicative del Dm 23 giugno 2016 e alla revisione del relativo addendum. Per le richieste di iscrizione al Registro si dovrà utilizzare esclusivamente il Portale informatico FER-E (accessibile all’indirizzo https://areaclienti.gse.it), che sarà accessibile dalle ore 9:00 del 18 settembre 2020 alle ore 18:00 del 17 novembre 2020.
IL SUPPORTO DI BIT SPA ALLO SVILUPPO DEL BIOGAS
BIT SPA, technical advisor nei settori delle 3 “A” (agricoltura, agroalimentare, ambiente) sostiene lo sviluppo del settore del biogas attraverso la valutazione dei progetti.
Si evidenzia l’opportunità per le Banche in aree con aziende a vocazione zootecnica (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia in particolare) di realizzare impieghi volti a favorire la realizzazione di nuovi impianti a biogas, che come dimostrato, migliorano le performance aziendali e contribuiscono a diminuire gli impatti ambientali degli allevamenti.
Le filiere maggiormente interessate al decreto sono:
- agricola e biogas (con numerose esperienze di BIT SPA nella valutazione di progetti);
- FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) e compostaggio per la fornitura dei sottoprodotti necessari alla realizzazione e funzionamento degli impianti.
In particolare BIT mette a disposizione le proprie competenze per:
- formazione alle Banche sulle opportunità degli incentivi;
- confronto preliminare su iniziative progettuali;
- due diligence tecnico-economica ed amministrativa dei progetti;
- valutazione e analisi fattibilità;
- opportunità di creare sinergie con gli operatori del settore per la realizzazione dell’iniziativa.