TUTTI I VANTAGGI DELLA SINERGIA TRA PRODUZIONE AGRICOLA ED ENERGETICA
Elettricità Futura e Confagricoltura hanno pubblicato un documento congiunto contenente diverse proposte per sviluppare nuovi impianti fotovoltaici nelle zone rurali.
Alla luce degli obiettivi climatici previsti dal Green Deal e della proposta Fit for 55 presentata recentemente dalla Commissione Europea la quale prevede al 2030 la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 55% (invece dell’attuale 40%) rispetto ai livelli del 1990, servirà un sempre maggiore impegno da parte dei singoli Paesi nello sviluppo e diffusione delle rinnovabili con il fotovoltaico che potrà ricoprire un ruolo da protagonista.
Per poter raggiungere questo obiettivo in Italia, secondo le Associazioni, saranno necessari circa 70 GW di nuova capacità FER al 2030 (rispetto ai 40 GW previsti dall’attuale PNIEC) per garantire oltre il 70% dei consumi elettrici al 2030 (stime di Elettricità Futura). Dei 70 GW, il solare potrà assicurare 50 GW puntando sul rinnovamento e potenziamento degli impianti esistenti, sulle nuove installazioni, da quelle di piccola/media dimensione agli impianti utility scale.
La crescita attesa del fotovoltaico al 2030 dovrà prevedere un coinvolgimento sempre più ampio del mondo agricolo valutando l’installazione a terra su aree agricole al fine di:
- permettere lo sfruttamento di terreni abbandonati non utilizzabili o non utilizzati in ambito rurale;
- integrare la produzione di energia in ambito agricolo;
- implementare percorsi di sostenibilità aziendale sfruttando la leva di marketing;
- diversificare ed integrare le produzioni agricole;
- ridurre i costi approvvigionamento energetico;
- partecipare al percorso di decarbonizzazione del settore elettrico.
Ricordiamo che i costi energetici totali rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole e che il settore agricolo è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra in Europa.
L’obiettivo sarà promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra senza sottrarre superfici agricole utilizzate sia attraverso soluzioni innovative di agrovoltaico capaci di integrare la produzione di energia con la produzione agricola e zootecnica, sia attraverso campi fotovoltaici dedicati alla produzione energetica rinnovabile sulle aree abbandonate, degradate o marginali. La diffusione delle FER fotovoltaiche nelle aziende agricole potrà essere così indirizzata:
- Impianti agrovoltaici: impianti realizzati a terra su aree agricole (produttive, marginali ecc,) nell’ambito di progetti ad indirizzo “agroenergetico” in grado di attivare una sinergia tra produzione agricola ed energetica in base alla quale l’attività agricola può essere condotta in presenza o in prossimità dell’installazione fotovoltaica, in relazione ai piani colturali e/o di allevamento previsti.
- Campi fotovoltaici: impianti fotovoltaici totalmente dedicati dalla produzione di energia rinnovabile, realizzati su terreni incolti abbandonati o inidonei alla coltivazione o in aree agricole marginali (es. aree adiacenti alla rete stradale e ferroviaria). Le aree coinvolte potranno essere potenzialmente reindirizzate alla loro destinazione d’uso originaria, a valle della vita utile degli impianti, dal momento in cui il relativo consumo di suolo è definito dalla stessa Ispra come “consumo di suolo reversibile” in grado di consentire il ripristino delle condizioni iniziali anche in termini di permeabilità.
Infine sarà sempre più importante supportare il potenziamento ed efficientamento degli impianti già esistenti, aumentando la potenza fotovoltaica senza occupare nuove aree agricole.
Del totale stimato di nuovi 50 GW di impianti fotovoltaici, circa 35 GW potranno essere costituiti da installazioni a terra, realizzati prevalentemente su aree agricole e industriali, mentre circa 15 GW potranno essere rappresentati da impianti realizzati su tetti.
Proposte di Confagricoltura ed Elettricità Futura
Le due Associazioni hanno proposto nel paper misure e indicazioni in coerenza con i target di sviluppo sostenibile e di decarbonizzazione volte a favorire lo sviluppo sostenibile atteso degli impianti fotovoltaici in ambito agricolo, a partire dalla massimizzazione dell’autoconsumo nel caso delle installazioni su edifici/fabbricati, dalla piena diffusione delle comunità di energia rinnovabile e dall’utilizzo di aree agricole per progetti di agrovoltaico fino ad iniziative totalmente dedicate alla produzione di energia rinnovabile.
Per conoscerle nel dettaglio scarica il paper.
COSA PUO’ FARE LA BANCA?
L’emergenza climatica in atto impone in tutti i paesi una transizione energetica che abbia come obiettivo la decarbonizzazione in tempi estremamente rapidi. Le Banche potranno contribuire alla transizione verde finanziando investimenti in fotovoltaico ed agrovoltaico, un approccio che, combinando l’agricoltura con la produzione di energia solare, promette di dare benefici per il raccolto, lo sfruttamento delle risorse, l’efficienza energetica e, non ultimo, la salute degli agricoltori, oltreché per le loro finanze.
COSA PUO’ FARE LA BANCA CONCRETAMENTE?
La Banca può:
- contattare clienti interessati all’installazione di impianti fotovoltaici in area agricola e impianti agrovoltaici;
- organizzare eventi pubblici inerenti le possibilità di investimento ed invitando operatori del settore e BIT come relatore in qualità di advisor tecnico.
COSA PUO’ FARE BIT?
BIT da oltre 15 anni accompagna le Banche e i loro clienti nei settori Agricoltura, Ambiente ed Energia attraverso formazione e supporto per:
- Due Diligence e perizie per il finanziamento degli impianti volte a valutarne la sostenibilità e la regolarità;
- Supervisione allo sviluppo di progetti di agrovoltaico con il supporto dell’unità operativa Agricoltura per l’integrazione con il comparto agricolo;
- Due Diligence e perizie al fine di valutare le capacità economiche delle aziende agricole;
- Svolgimento di attività formativa riguardante il finanziamento di impianti per la produzione di energia rinnovabile o workshop per gli operatori del settore.
Ritenete di avere clienti che operano in questi settori a cui vorreste proporre questi servizi ma avete bisogno di un rapido confronto con noi? Scrivete a commerciale@bit-spa.it inserendo il vostro contatto e il nome della banca convenzionata e vi richiameremo al più presto.