Il settore agroalimentare si conferma in controtendenza rispetto al resto dell’economia del nostro Paese. Il fatturato dell’industria alimentare infatti, vola rispetto all’andamento generale con una crescita del 4,9% a luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad affermarlo è la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul fatturato dell’industria che a luglio registra un calo generale dello 0,6% su base tendenziale.
Il buon risultato del comparto alimentare si deve principalmente all’export che ha fatto segnare, nei primi sei mesi dell’anno, un aumento del 5,5%, mentre gli acquisti domestici per i prodotti alimentari restano stagnanti con una crescita di appena l’1,1%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La spesa alimentare è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un sensore sensibile dello stato di salute dell’economia. “Ora è importante – afferma la Coldiretti – che i segnali di ripresa si trasferiscano dall’industria alle campagne dove per molte referenze si registrano prezzi all’origine inferiori ai costi di produzione”.
Riguardo al settore primario, sempre la Coldiretti fa sapere che l’Italia si posiziona al primo posto in Europa per numero di giovani in agricoltura con 57.621 aziende guidate da under 35 nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente. L’agricoltura torna ad essere un settore strategico per la ripresa economica ed occupazionale, con la campagna che è diventata un banco di prova per tanti giovani con idee innovative. Le aziende condotte da giovani possiedono una supericie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% e il 50% di occupati per azienda in più.
Importante anche la diversificazione dell’attività agricola, con il 70% delle imprese condotte da giovani che opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agri-asilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale, la produzione di energia da fonti rinnovabili.
OPPORTUNITA’ PER LE BCC
Le BCC hanno l’opportunità di fare impieghi finanziando investimenti e progetti nelle aziende agricole e agroalimentari del territorio di propria competenza, come ad esempio:
- interventi per il miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende usufruendo delle misure 4.1.1 e 4.2.1 dei PSR regionali;
- sviluppo del settore biologico;
- progetti di filiera e di aggregazione;
- aumento della competitività aziendale con l’export;
- progetti di efficienza energetica e fonti rinnovabili in azienda per la riduzione dei costi energetici e integrazione del reddito.