La V Commissione della Camera ha approvato un emendamento alla legge di Bilancio, non ancora ufficiale, che va a modificare radicalmente i controlli e le verifiche del GSE sugli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, eliminando, o comunque contenendo, la possibilità di decadenza dalle tariffe incentivanti.
L’articolo 42, comma 3, del d.lgs. n. 28/2011 stabilisce ora che il GSE, invece di far decadere gli incentivi, può soltanto rimodulare, nel principio di proporzionalità, la tariffa (in una forbice compresa tra il 20% e l’80%) in funzione dell’entità della violazione accertata. Inoltre, nel caso di autodenuncia del soggetto responsabile è prevista un’ulteriore riduzione di un terzo della decurtazione tariffaria.
La norma, sulla base di quanto scritto nel testo in circolazione, ha l’obiettivo di salvaguardare la produzione di energia da fonti rinnovabili e richiede, pertanto, come requisito di accesso alla deroga che gli impianti “al momento dell’accertamento della violazione percepiscono gli incentivi”.
Si tratta di una misura quanto mai necessaria e dunque, accolta con favore da parte del mercato delle rinnovabili, che si inserisce nell’ambito del contenzioso con cui da anni gli operatori contestano l’assoluta sproporzione dei provvedimenti di decadenza stabiliti dal GSE anche per mere violazioni formali.
La nuova norma si applica a tutte le future verifiche oltre che a quelle oggi in corso. Inoltre, sebbene non espressamente previsto, si ritiene che il nuovo potere attribuito al GSE possa applicarsi anche ai processi non definiti con sentenza passata in giudicato.
Occorre pertanto attendere che si completi l’iter legislativo ed auspicare che il testo possa diventare finalmente norma di legge senza ulteriori modifiche al fine di trovarci davanti ad un potere sanzionatorio non automatico e sproporzionato, ma discrezionale e graduabile.
BIT AL SERVIZIO DELLE BANCHE
BIT SpA è a disposizione per la verifica del corretto adempimento agli obblighi normativi e l’identificazione di eventuali difformità che possano far correre il rischio di un’eventuale rimodulazione degli incentivi degli impianti finanziati.
Ricordiamo che nel caso di autodenuncia del soggetto responsabile è prevista un’ulteriore riduzione di un terzo della decurtazione tariffaria.
In particolare, l’iter seguito da BIT è il seguente:
- verifica tecnico-amministrativa sulla documentazione presentata;
- sopralluogo simile in tutto e per tutto a quelli effettuati dal GSE, per rilevare eventuali violazioni;
- studio, con l’operatore, di eventuali strategie risolutive dei problemi evidenziati;
- consulenza all’operatore sul fascicolo di impianto;
- accompagnamento dell’operatore durante i sopralluoghi del GSE (se richiesto).
Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Ambiente e Rinnovabili di BIT al numero 0521/494389 interno 2 oppure scrivere a: ambiente@bit-spa.it.