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DECRETO FER 1 INVIATO ALLA CORTE DEI CONTI

DECRETO FER 1 INVIATO ALLA CORTE DEI CONTI 

Importanti opportunità di finanziamento per le rinnovabili 

Dopo le varie bozze girate nei giorni scorsi, mentre il MiSE continua a non sbottonarsi invitando ad attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, abbiamo un testo del Decreto rinnovabili FER 1 che reca in calce le firme dei ministri e che dunque con ogni probabilità dovrebbe essere la versione inviata alla Corte dei conti, la quale ha 30 giorni di tempo (da lunedì 8 luglio) per dare il suo parere.

I Ministri Luigi Di Maio e Sergio Costa hanno quindi firmato il decreto FER1, che ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), attraverso la definizione di incentivi e procedure indirizzati a promuovere l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità, sia in termini ambientali che economici, del settore.

SINTESI PROVVEDIMENTO

L’ attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di euro.

Con gli incentivi verrà data priorità a:

  • impianti realizzati su discariche chiuse e sui Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica;
  • su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici per impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
  • impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016, quelli alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato;
  • tutti gli impianti connessi in “parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche (a condizione che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW).

Cambia, inoltre, la modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo: per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 euro il MWh cumulabile con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il premio è riconosciuto a posteriori a patto che l’energia auto consumata sia superiore al 40% della produzione netta.

Gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta.

Saranno ammessi agli incentivi solo gli impianti idroelettrici in possesso di determinati requisiti che consentano la tutela dei corpi idrici, e in base a una valutazione dell’Arpa.

IMPIANTI AMMISSIBILI

Potranno partecipare ai bandi per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri gli impianti:

  • di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;
  • oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW;
  • oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.

Sono ammessi impianti fotovoltaici esclusivamente di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione.

Oltre ai requisiti specifici per la partecipazione alle procedure di asta stabiliti al Titolo III, sono necessari i seguenti requisiti generali per la partecipazione alle procedure di asta e registro:

  • per tutti gli IMPIANTI sono richiesti i titoli abilitativi alla costruzione e all’esercizio dell’impianto, di cui all’articolo 4 del decreto legislativo n. 28 del 2011, ivi inclusi i titoli concessori ove previsti, ed il preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva e la registrazione dell’impianto sul sistema GAUDI’ validata dal gestore di rete.
  • per gli impianti FOTOVOLTAICI ricorrono entrambi i seguenti requisiti: sono solo di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione; rispettano le disposizioni circa il divieto di accesso agli incentivi statali per impianti con moduli collocati a terra in aree agricole.
  • per gli impianti IDROELETTRICI fatti salvi i casi di rifacimento che non comportano un aumento della potenza media di concessione, ricorre una delle seguenti condizioni: 1) è rispettata una delle caratteristiche costruttive di cui all’articolo 4, comma 3, lettera b), punti i., ii., iii. e iv. del decreto 23 giugno 2016, da dimostrare mediante specifica attestazione rilasciata dall’ente preposto al rilascio della concessione di derivazione, ove non già esplicitata nel titolo concessorio o nel relativo disciplinare 2) la concessione di derivazione è conforme alle Linee guida per le valutazioni ambientali ex ante delle derivazioni idriche.

 TARIFFE INCENTIVANTI E VITA UTILE IMPIANTI

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COSA PUÒ FARE LA BANCA?

Non rimane ora che attendere l’ufficialità del decreto con la sua pubblicazione in GU, tenendo presente che il primo bando per aste e registri è previsto per il 30 settembre 2019.

Il nuovo decreto metterà a disposizione nuovi incentivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, grande opportunità quindi per le Banche di fare impieghi finanziando tali progetti e contribuendo così allo sviluppo del territorio in cui operano.

Proprio per questo è fondamentale per la Banca prepararsi in vista della pubblicazione del testo definitivo. BIT propone alle Banche:

  • attività formativa;
  • incontri con le aziende e gli operatori del settore;
  • workshop pubblici.

Da 13 anni BIT è primaria società di consulenza tecnica nei settori Ambiente ed Energia avendo seguito per conto di Banche e loro Clienti numerosi progetti, svolgendo DD tecnica e amministrativa, fra cui:

  • 298 impianti fotovoltaici
  • 135 impianti idroelettrici
  • 51 impianti eolici

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