FER X: TUTTE LE NOVITA’ NELLA BOZZA DELL’ATTESO DECRETO
All’apertura di “Key 2024” a Rimini, era stato anticipato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che il “lavoro tecnico” sul testo del Decreto FER X si era concluso ed era stato aperto il dialogo con l’UE.
Dopo qualche giorno dall’annuncio è circolata una prima bozza del tanto atteso decreto con gli incentivi alle rinnovabili elettriche più competitive sul mercato che si pone l’obiettivo di dare avvio ad una nuova campagna di incentivazione statale delle FER con novità significative rispetto alle precedenti misure messe in campo dal legislatore, tra cui il DM FER 1.
I meccanismi incentivanti del FER X saranno dedicati a:
- impianti solari fotovoltaici;
- impianti eolici;
- impianti idroelettrici;
- impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.
Compresi quelli “multi sezione”, ossia composti da più sezioni con differenti codici UP che confluiscono però in un unico punto di connessione alla rete.
Potranno accedere agli incentivi gli impianti di cui sopra con qualsiasi potenza con la distinzione in: piccola taglia (i.e. con potenza ≤ 1 MW) e grande taglia (i.e. con potenza > 1 MW). La potenza inciderà invece sulle modalità di accesso:
- impianti di piccola taglia che abbiano avviato i lavori subito dopo la data di entrata in vigore del Decreto–> accesso diretto con contingente di potenza pari a 5 GW
- impianti di grande taglia –> procedure competitive indette dal GSE (saranno indette almeno due procedure l’anno) con contingente pari a 62,15 GW di cui 45 GW per gli impianti fotovoltaici, 16,5 GW per gli impianti eolici, 0,63 GW per gli impianti idroelettrici e 0,02 GW per i gas residuati dai processi di depurazione.
Per gli impianti con potenza superiori a 10 MW la bozza del DM FER X introduce la possibilità di una procedura di valutazione accelerata, la cui richiesta dovrà essere inoltrata congiuntamente alla domanda di Autorizzazione Unica.
Le misure dettate dal Decreto FER X trovano applicazione sino al 31 dicembre 2028, ovvero per gli impianti di potenza inferiore o uguale ad 1 MW fino alla data in cui è raggiunto il contingente di potenza finanziata che, come detto, è pari a 5 GW.
L’importo delle tariffe varierà a seconda della tipologia impiantistica:
Fonte rinnovabile | Vita utile convenzionale degli impianti (anni) | Costo di investimento (€/kW) | Prezzo di esercizio proposto €/MW |
Fotovoltaica | 20 | 900 | 85 |
Eolica | 20 | 1.300 | 80 |
Idroelettrica | 20 | 4.800 | 110 |
Gas residuati dai processi di depurazione | 20 | 7.000 | 100 |
Saranno previsti poi fattori correttivi cumulabili tra loro, in particolare:
- un premio extra di 35 €/MW per gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di eternit o amianto;
- un premio extra di 10 €/MW per gli impianti realizzati su coperture di potenza fino a 1 MW.
Il pagamento dei prezzi di aggiudicazione da parte del GSE avviene secondo precise modalità:
- per gli impianti di potenza non superiore a 200 kW, il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, erogando, sulla produzione netta immessa in rete, il prezzo di aggiudicazione in forma di tariffa omnicomprensiva;
- per gli impianti di potenza superiore a 200 kW l’energia elettrica prodotta resta nella disponibilità del produttore che provvede autonomamente alla valorizzazione sul mercato. Il GSE calcola la differenza tra il prezzo di aggiudicazione e il maggior valore tra zero e il prezzo di riferimento del Mercato del Giorno Prima determinato nel periodo rilevante delle transazioni e nella zona di mercato in cui è localizzato l’impianto contrattualizzato (c.d. contratto per differenza a due vie), e:
- ove tale differenza sia positiva, eroga un corrispettivo pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
- nel caso in cui tale differenza risulti negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare un corrispettivo pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete.
Il ribasso minimo nelle procedure d’asta è del 2%, le tariffe saranno indicizzate all’inflazione e si applicheranno determinati coefficienti alle offerte di riduzione del prezzo di esercizio, presentate per ciascuna zona di mercato. Questi coefficienti dovranno essere proposti da Terna e Gse entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, nell’ottica di stimolare una crescita efficiente dal punto di vista del sistema elettrico, tenendo cioè conto di rete, produzione, domanda e burden sharing regionale.
I criteri di priorità per le aste saranno la rimozione dell’eternit e dell’amianto per il FV, la realizzazione in aree idonee, la presenza di un accumulo, la sottoscrizione di un contratto PPA almeno decennale e l’anteriorità della presentazione della domanda.
Ai fini dell’accesso alle tariffe incentivanti regolate dal Decreto FER X, per gli impianti di potenza superiore ad 1 MW dovranno rispettare i seguenti requisiti:
- possesso del titolo abilitativo alla costruzione ed esercizio dell’impianto;
- preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
- conformità ai requisiti prestazionali e alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale necessari anche a rispettare il principio DNSH;
- possesso della dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento tenuto conto della redditività attesa dall’intervento stesso e della capacità finanziaria ed economica del gruppo societario di appartenenza, ovvero, in alternativa, l’impegno del medesimo istituto a finanziare l’intervento.
In aggiunta, per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici:
- quest’ultimi devono essere di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;
- i moduli fotovoltaici devono essere immessi sul mercato da produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche aderenti a sistemi di gestione individuali o collettivi previsti dal D.Lgs n. 49/2014;
- per gli impianti i cui moduli sono installati su edifici con coperture in eternit o comunque contenenti amianto, tali superfici devono essere completamente rimosse.
Dopo la pubblicazione delle graduatorie, i nuovi impianti devono entrare in esercizio entro 34 mesi per l’eolico, 21 per il fotovoltaico e 54 per l’idroelettrico e i gas di depurazione. I rifacimenti devono entrare in esercizio entro 19 mesi per l’eolico, 39 per l’idroelettrico e 27 per i gas di depurazione. Ci sono 6 mesi di tempo in più per FV e idroelettrico delle PA.
Gli incentivi previsti dal decreto saranno cumulabili esclusivamente con contributi in conto capitale fino al 40% (solo per i nuovi impianti e con tariffa rimodulata), e con agevolazioni fiscali nella forma di credito di imposta o detassazione dal reddito di impresa degli investimenti in macchinari e apparecchiature.
Ad oggi il Decreto FER X rappresenta ancora una bozza preliminare e pertanto potrebbe essere oggetto di modifiche ed integrazioni anche alla luce delle considerazioni che saranno espresse dalla Commissione Europea ai sensi della normativa in materia di aiuti di stato e/o dei pareri dell’ARERA e della Conferenza Unificata.