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DECRETO FER 1: VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

DECRETO FER 1: VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA 

Opportunità per nuovi investimenti in fonti rinnovabili

Sembra vedere la luce il travagliato iter del Decreto Fer 1: la Commissione europea infatti, il 14 giugno ha dato il via libera al provvedimento con gli incentivi alle rinnovabili elettriche più competitive quali fotovoltaico, eolico ed idroelettrico.

Dopo il via libera della Commissione europea, “a breve” il decreto sarà firmato dai Ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e successivamente saranno attivati, a cura del GSE, i meccanismi di accesso per accedere agli incentivi.

Lo fa sapere con una nota il MiSE, a valle della sudata approvazione di Bruxelles del Fer 1, l’attesissimo provvedimento con gli incentivi alle rinnovabili elettriche più competitive, che aveva iniziato la sua storia con una bozza scritta dall’allora ministro Calenda a inizio 2018, poi rivista dal nuovo MISE a guida 5 stelle e che come noto negli ultimi mesi si era incagliato a Bruxelles per divergenze su alcuni aspetti tra cui il più spinoso era l’esclusione di un’ampia platea di impianti idroelettrici dalle traiffe incentivanti.

“La risposta positiva della Commissione rappresenta un passo importante nello sviluppo delle rinnovabili e nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione che ci siamo posti con il Piano Nazionale Energia Clima”, dichiara il sottosegretario MiSE Davide Crippa.

“Il decreto FER 1 – prosegue – nasce per sostenere la produzione da fotovoltaico, eolico, idroelettrico e gas di depurazione. La sua attuazione consentirà infatti la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di 8000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi”.

Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: “Un maggior utilizzo di energie rinnovabili nella produzione di energia è essenziale per il futuro del nostro pianeta e dell’ambiente. Il regime da 5,4 miliardi di euro aumenterà il livello della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Questo è in linea con gli obiettivi ambientali dell’UE e con le nostre norme comuni in materia di aiuti di Stato.”

Sul Fer 1 sembra dunque risolto il nodo che aveva bloccato a Bruxelles il decreto molto più a lungo di quanto ci si aspettava: i rilievi che la DG concorrenza aveva sollevato sullo stop ai sussidi agli impianti idroelettrici non su acquedotti o canali artificiali, unico aspetto tra i vari contestati dall’Ue su cui è stato difficile trovare un accordo.

Solo poco prima il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’Energia, Davide Crippa, aveva annunciato che il decreto “arriverà entro la fine del mese”: cosa che a quanto pare succederà.

OPPORTUNITÀ PER LE BANCHE

Non rimane ora che attendere l’ufficialità del decreto…

Il nuovo decreto metterà a disposizione nuovi incentivi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, grande opportunità quindi per le Banche di fare impieghi finanziando tali progetti e contribuendo così allo sviluppo del territorio in cui operano.

Proprio per questo è fondamentale per la Banca prepararsi in vista della pubblicazione del testo definitivo. BIT propone alle Banche:

  • attività formativa;
  • incontri con le aziende e gli operatori del settore;
  • workshop pubblici.

Da 13 anni BIT è primaria società di consulenza tecnica nei settori Ambiente ed Energia avendo seguito per conto di Banche e loro Clienti numerosi progetti, svolgendo DD tecnica e amministrativa, fra cui:

  • 298 impianti fotovoltaici
  • 135 impianti idroelettrici
  • 51 impianti eolici

In allegato i punti chiave della bozza di decreto FER1, in attesa di scoprire eventuali dettagli e novità nella versione ufficiale.

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