CONTRIBUTI ALLE AZIENDE AGRICOLE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI
La regione Emilia Romagna mette a disposizione delle imprese agricole quasi 7 milioni di euro (€ 6.816.258) a sostegno della realizzazione di impianti di produzione energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili, per la vendita e/o la cessione a terzi.
Il bando è stato pubblicato in applicazione dell’Operazione 6.4.02 “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative” del PSR 2014-2020.
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente avviso gli imprenditori agricoli, ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, singoli o associati. L’Operazione è applicabile su tutto il territorio regionale nelle seguenti aree rurali:
- Aree rurali con problemi di sviluppo (zone D)
- Aree rurali intermedie (zone C)
- Aree ad agricoltura intensiva e specializzata (zone B)
- Aree urbane e periurbane (zone A).
Nell’allegato A) sono riportati tutti i comuni della regione Emilia-Romagna con l’indicazione dell’area rurale di appartenenza, nonché i comuni oggetto di intervento Strategia Aree Interne (aree progetto).
Sono ammesse al sostegno le seguenti tipologie di intervento per la realizzazione di impianti per la produzione, trasporto e vendita di energia e/o calore quali:
- centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets (potenza massima di 3 Mwt);
- impianti per la produzione di biogas (potenza massima di 3 Mwt) dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione);
- impianti per la produzione di energia eolica (potenza massima di 1 Mwe);
- impianti per la produzione di energia solare (potenza massima di 1 Mwe o 3 Mwt, sono esclusi gli impianti a terra);
- impianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti – potenza massima di 1 Mwe);
- impianti per la produzione di biometano (potenza massima di 3 Mwt);
- impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili: in tali impianti la parte termica dovrà avere potenza massima di 3 Mwt e la parte elettrica dovrà avere potenza massima di 1 Mwe;
- impianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale;
- piccole reti per la distribuzione dell’energia e/o impianti intelligenti per lo stoccaggio di energia a servizio delle centrali o degli impianti realizzati in attuazione del presente avviso nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed a condizione che tale rete e/o impianto sia di proprietà del beneficiario.
Gli impianti devono essere progettati e sostenibili con l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili o di soli sottoprodotti o scarti di produzioni agricole, forestali o agroalimentari. Gli impianti devono essere inoltre dimensionati per produrre energia elettrica e/o calorica superiore ai consumi aziendali e conseguentemente almeno parzialmente venduta o ceduta a terzi. Per le potenze massime degli impianti si deve far riferimento a quelle dichiarate dai produttori degli stessi o certificate da tecnico abilitato.
Le spese ammissibili:
- costruzione, ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strettamente necessari ad ospitare gli impianti oggetto di finanziamento;
- opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione;
- acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia fino a copertura del valore di mercato del bene, e nei limiti di quanto strettamente necessario alla realizzazione dell’intervento secondo le migliori tecniche di progettazione in materia;
- spese generali collegate alle spese di cui ai punti precedenti nel limite massimo del 10% della spesa ammissibile. Tale voce comprende anche le spese tecniche e professionali;
- acquisto di attrezzature informatiche e relativo software inerenti o necessari all’attività di produzione, trasporto, vendita di energia e/o calore oggetto di sostegno.
Il contributo è pari al 50% della spesa ammissibile o minor percentuale qualora il beneficiario, in sede di domanda di sostegno, richieda una percentuale di sostegno inferiore ai fini del rispetto dei limiti massimi di cumulabilità dei contributi pubblici prevista dalla normativa nazionale (incentivi in materia di produzione di energia da fonti alternative). Il contributo minimo richiedibile è pari al 20%.
Possono essere presentati progetti di qualsiasi importo di spesa ammissibile purché non inferiore a 20.000 euro, fermo restando che il contributo massimo concedibile sarà comunque calcolato nel rispetto del regime “de minimis”.
Le domande di sostegno, pagamento e variante vanno presentate utilizzando il Sistema Informativo Agrea (SIAG), secondo le procedure, le modalità e la modulistica indicate dall’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l’Emilia-Romagna, fino al 29 novembre 2019.
IMPORTANTE OPPORTUNITÀ PER LE BANCHE
La Banca ha l’opportunità di fare impieghi integrando i finanziamenti necessari alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le Banche possono organizzare:
- Workshop per promuovere gli interventi sul territorio;
- Incontri e momenti di confronto con le aziende agricole e le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Fedagri-Confcooperative, Copagri, etc.);
- Svolgere la due diligence tecnico economica ed amministrativa degli impianti per la produzione di energia rinnovabile ammessi a bando.
Questo sarà possibile grazie a BIT Spa che valuterà la fattibilità dei progetti di investimento e offriranno il proprio supporto per:
- l’organizzazione di incontri ed eventi pubblicicon le associazioni di categoria per far conoscere le opportunità legate ai bandi;
- la predisposizione distrumenti bancari ad hoc per il finanziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili e lo sviluppo di nuovi prodotti.