Un piano d’azione da qui al 2030 per la sostenibilità e una migliore gestione del verde urbano e non. E’ quanto prevede la “Carta di Matera”, atto finale del XVII congresso nazionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (Conaf) a Matera dove in una tre giorni sono state individuate le priorità declinate in 4 ambiti: sicurezza alimentare; città vivibili; sicurezza ambientale; gestione sostenibile delle foreste.
”La Carta di Matera è un manifesto – ha detto il presidente Conaf, Sabrina Diamanti – che non vogliamo resti un documento autoriferito: vogliamo che rappresenti una dichiarazione d’intenti rivolta a tutto il settore primario e una base di partenza per un lavoro in collaborazione aperta e cooperativa. Andremo a definire le linee guida per la nostra categoria e delle professioni del domani seguendo le indicazioni che sono emerse a Matera. Un documento complesso che sicuramente orienta la nostra vita professionale, ma che sarà anche uno strumento utile per la società civile e per l’intero settore primario”.
Per Carmine Cocca, presidente regionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, “la biodiversità territoriale caratterizza una regione dalle infinite risorse quali la Basilicata. Questo territorio rappresenta uno degli esempi concreti di una “storia professionale” dove i dottori Agronomi e Forestali hanno operato garantendo l’integrità del paesaggio e la permanenza nei paesi soprattutto nell’entroterra.
L’auspicio è che attraverso i lavori del Congresso si rafforzi la qualità dell’offerta professionale per un territorio che necessita di interventi concreti e nel quale la nostra professione rappresenta una risposta costante e continua per un’evoluzione ecocompatibile ed ecosostenibile che trova radici nella competenza”.
Fonte: ANSA