BONIFICHE FERRARESI E 4 CONSORZI AGRARI INSIEME PER SFIDARE LE MULTINAZIONALI
Nel corso del 2020 si è concluso l’accordo tra Bonifiche Ferraresi e diversi Consorzi Agrari, con l’obiettivo di creare un polo nazionale di servizi per il settore agricolo in particolare fornitura dei mezzi tecnici.
A luglio infatti, Bonifiche Ferraresi S.p.A. e Consorzi Agrari d’Italia (CAI), Società Consortile Consorzi Agrari d’Italia, Consorzio Adriatico, Consorzio Centro Sud, Consorzio Emilia, Consorzio Tirreno, hanno sottoscritto l’accordo di investimento con i i termini e le condizioni di una complessiva operazione per il conferimento da parte dei Consorzi Agrari in CAI dei rispettivi rami d’azienda strumentali alle attività di commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e di prodotti agricoli. L’operazione prevede quindi la partecipazione dei soggetti in Cai, il cui capitale sociale era detenuto integralmente da Scca – Societò Consortile Consorzi Agrari d’Italia ScpA.
L’operazione di BF Spa insieme ai Consorzi permette la creazione del primo soggetto nazionale totalmente integrato (Cai Srl) che unisce la visione, la competenza e la capacità di valorizzazione dei prodotti nelle filiere strategiche del primo gruppo agroindustriale italiano, con le reti territoriali di vendita dei prodotti per gli agricoltori dei quattro consorzi.
Queste le modalità: i quattro consorzi agrari sottoscrivono l’aumento di capitale conferendo i rami d’azienda operativi strumentali alle attività di commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e di prodotti agricoli. Bf Spa sottoscrive l’aumento di capitale in denaro pari a 61 milioni di euro. Per effetto della sottoscrizione degli aumenti di capitale le partecipazioni in Cai risulteranno essere le seguenti: Bf Spa 36,79%; al Consorzio Agrario dell’Emilia il 31,10%; a quello del Tirreno il 20,02%; Consorzio Agrario dell’Adriatico 1,84%; Consorzio Agrario del Centro Sud 6,29%.
Sempre in esecuzione dell’accordo, la società, la Società consortile consorzi agrari d’Italia Scpa e i consorzi agrari hanno sottoscritto un patto parasociale recante i termini e condizioni dei reciproci diritti obblighi quali soci di Cai, avuto particolare riguardo al funzionamento e al governo societario di Cai e la circolazione delle relative partecipazioni societarie.
«Con il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi nelle mani di sole tre multinazionali a livello mondiale è evidente la necessità per l’Italia di rafforzare il sistema dei Consorzi agrari che sono l’unica struttura degli agricoltori italiani in grado di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole». Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini commentando l’operazione.
Bonifiche Ferraresi, precisa l’organizzazione agricola, ha deciso di sottoscrivere l’aumento di capitale di Cai dando vita a un polo riferimento di centinaia di migliaia di aziende diffuse capillarmente su quasi tutto il territorio, comprese le aree più difficili, a sostegno dello sviluppo e della competitività dell’agricoltura italiana, di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici oltre che su mercati sensibili come quelli delle sementi che mette a rischio la sovranità alimentare e la biodiversità dei singoli Paesi.