BIOINNOVA: RETE INNOVATIVA NEL CAMPO DELL’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
“Questa è una grande scommessa vinta, frutto di tanto lavoro che dimostra come il Veneto sia leader nel fare rete, in questo caso anche nel campo dell’agricoltura sostenibile”. Lo ha affermato il 30 settembre scorso l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato, intervenendo a Legnaro, ad Agripolis, in occasione del convegno dal titolo “La rete Bioinnova verso il 2030: l’agricoltura biologica come leva di sviluppo sostenibile dei territori”.
Nasce una rete innovativa che raccoglie 53 aziende venete e mette insieme Università degli Studi di Padova, IUAV di Venezia e, tramite Fondazione Univeneto, tutte altre università venete. Attività private ed enti pubblici per un fatturato complessivo pari a circa 3 milioni di euro. Sono 38 mila gli ettari coltivati senza chimica in Veneto, e il settore fattura 2,5 miliardi di euro in Italia.
E’ una “Rete Innovativa regionale”, che cerca di costruire un sistema, perché il biologico è una “leva di sviluppo sostenibile dei territori”, come recitava anche il titolo del convegno di presentazione.
Grazie a questo impegno è nato il primo corso di laurea in Italia in questo settore, dedicato a “Tecniche di gestione delle produzioni biologiche vegetali”, promosso dall’Università degli studi di Padova e presieduta dal prof. Giuseppe Zanin. “E’ uno strumento importantissimo che riduce al minimo il gap tra imprese Università – ha spiegato l’assessore Marcato – tema questo che da sempre è sul tavolo delle istituzioni e che oggi, finalmente, il Veneto dimostra si può affrontare concretamente.”
“Mettendo innovazione e ricerca nelle nostre imprese agricole – ha concluso Marcato – riusciamo a offrire opportunità di sviluppo ad un territorio straordinario come è il Veneto, rispettando l’ambiente, facendo bioagricoltura e dando sostenibilità non solo ambientale ma anche economica. Con questa rete, infatti, offriamo occasioni di sviluppo economico in ambito agricolo sostenibili sia da un punto di vita finanziario che da un punto di vista ambientale.”
L’iniziativa si allinea alle attività del progetto IRENES al quale partecipa Veneto Innovazione che intende mettere in atto un processo interregionale di scambio di conoscenze ed esperienze per identificare lacune e barriere negli attuali programmi relativi ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FESR) e agli strumenti di politica energetica prendendo in considerazione le interazioni tra le fonti energetiche rinnovabili e i benefici derivanti dell’ecosistema, negli aspetti ambientali, sociali, economici e di governance.
SERVIZI BIT PER IL SETTORE
Vi ricordiamo che BIT ha predisposto un percorso per la Banca relativo allo sviluppo del settore bio, il quale prevede:
- organizzazione di un percorso formativo breve per i capi filiale e i capi area interessati;
- estrazione dati aziende biologiche ubicate nel territorio;
- definizione di un percorso di coinvolgimento destinato ad associazioni rappresentative del settore e stakeholders;
- organizzazione di un Workshop riguardante le opportunità e le prospettive del settore bio;
- definizione di un piano di comunicazione per le imprese e per il territorio;
- organizzazione di attività “sul campo” per incontri e visite aziendali.