A fine 2020 erano 138 i consorziati aderenti a BCC Energia, l’organismo costituito nel 2009 all’interno del Credito Cooperativo per favorire l’acquisto in forma consortile di energia elettrica da fonti rinnovabili. Tra questi, 113 aziende clienti BCC per le quali BCC Energia nel 2020 ha rinegoziato i contratti di fornitura.

Al consorzio aderiscono 116 BCC, 11 Federazioni locali e 9 società intragruppo. Sono questi i principali dati di struttura presentati durante l’Assemblea del Consorzio che si è tenuta il 23 febbraio.

In particolare, la negoziazione dell’energia elettrica (oggi il volume complessivo dell’energia veicolata dal consorzio è pari a 127,5 GWh) ha portato – nell’ultimo anno – ad un risparmio di circa 360.000 euro rispetto alla media ponderata dei prezzi di salvaguardia, mentre il risparmio complessivo dalla nascita di BCC Energia (11 esercizi) è di oltre 22.760.000 euro.

Il bilancio dell’esercizio 2020, approvato all’unanimità, si è chiuso con un utile di 8.562 euro destinato interamente a riserva straordinaria.

IN CAMPO PER L’ENERGIA VERDE

Il progetto “Gas Naturale” di BCC Energia, per l’anno termico 2020/-2021 ha visto l’adesione di 77 Consorziati e 11 Aziende mandanti, con un volume totale contrattato di 3.515.000 smc nella gara svolta.

Analogamente alla scelta già consolidata ormai da 10 anni per l’energia verde, certificata da fonti rinnovabili, dal prossimo anno termico (2021-2022) il Consorzio effettuerà lo stesso passo “green”, andando a compensare le emissioni di CO2 generate dal consumo di gas naturale. Tale scelta permetterà un’ulteriore riduzione dell’impatto ambientale delle Consorziate, confermando le BCC protagoniste nel percorso di transizione energetica: una leva di marketing per i clienti e un ritorno di immagine dato da un’azione concreta a sostegno della qualità ambientale.

Nel corso dell’assemblea sono stati illustrati anche i vantaggi dei numerosi servizi proposti dal Consorzio.

In particolare, per ogni consorziato – oltre al controllo di conformità della fattura rispetto agli oneri dettati dal regolatore e della congruità degli stessi – BCC Energia effettua delle campagne di analisi delle utenze e fatture. Il Consorzio presidia inoltre i cambiamenti regolatori e le modifiche normative che interessano i mercati energetici e dell’efficienza, valutando di volta in volta eventuali impatti e opportunità per i propri consorziati. Inoltre, sono previsti anche progetti di Efficienza Energetica in Banca. Tra i servizi, la Gestione Titoli di Efficienza Energetica, per interventi di efficienza energetica sia sulle BCC che sulle loro aziende clienti.

Particolarmente significativo anche il progetto “Carbon Neutrality – Verso Zero Emissioni”: diventare carbon neutral significa farsi carico del proprio impatto ambientale, andando ad agire sulle proprie attività. La proposta è di proseguire il percorso già avviato con l’uso di energia verde, con le attività mirate alla riduzione dei consumi energetici e con il progetto di E-Mobility per lo sviluppo della mobilità elettrica, arrivando alla Carbon Neutrality. Ciò è possibile grazie alla rendicontazione di tutte le emissioni dirette e indirette della banca e dei prodotti e servizi, implementando interventi mirati alla mitigazione e alla compensazione della propria impronta climatica.

Il Consorzio offre inoltre un accordo quadro già strutturato e un affiancamento tecnico a cui le BCC possono aderire per l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.  Anche questo servizio pone le BCC in un ruolo di sostegno attivo alla transizione verso un mondo più sostenibile. Le opzioni sono l’installazione su suolo privato delle sedi/filiali BCC di infrastrutture di ricarica ad uso pubblico, oppure di infrastrutture ad uso privato, dedicate alla ricarica della propria flotta o comunque solo per soggetti autorizzati.

“Le BCC hanno particolarmente a cuore il tema delle energia green e su questo tema possiamo dire che sono all’avanguardia”, ha spiegato al temine dell’assemblea il presidente del Consorzio, Augusto dell’Erba. “BCC Energia è uno strumento culturale, perché segna un passaggio fondamentale sia per le BCC che per le aziende clienti”.

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