BANDO PER INVESTIMENTI IN FONTI RINNOVABILI NELLE AZIENDE AGROALIMENTARI
La regione Lazio ha pubblicato un bando relativo alla misura 4.2.3 “Investimenti nelle imprese agroalimentari per la produzione e l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili”.
Per il finanziamento delle domande di sostegno inoltrate ai sensi del presente bando, sono stanziati complessivamente Euro 1.500.000.
Tale operazione introduce un regime di sostegno per le imprese agroalimentari che realizzano nella Regione Lazio investimenti materiali e/o immateriali per la trasformazione, la trasformazione e commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli di cui allegato I del Trattato, ad eccezione dei prodotti della pesca, finalizzati all’approvvigionamento e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari. Il prodotto ottenuto dalla trasformazione può non essere un prodotto elencato nell’Allegato I settori produttivi per i quali sono previsti gli investimenti sono: Ortofrutticolo, Vitivinicolo, Lattiero/Caseario, Carne, Olivicolo, Ovicaprino, Cerealicolo, Florovivaistico.
BENEFICIARI
Possono accedere ai benefici previsti dal presente bando:
- le imprese agroindustriali, le imprese agricole singole o associate e le società cooperative che svolgono attività di trasformazione, di trasformazione e commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I del Trattato – esclusi i prodotti della pesca, così distinte:
– microimprese, piccole e medie imprese;
– imprese intermedie (imprese che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato non supera i 200 milioni di euro);
– grandi imprese.
Si precisa che:
- per trasformazione di prodotti agricoli si intende qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezion fatta per le attività svolte nell’azienda agricola necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale alla prima vendita;
- per commercializzazione di un prodotto agricolo si intende: la detenzione o l’esposizione ai fini della vendita, la messa in vendita, la consegna o qualsiasi altra modalità di immissione sul mercato, eccettuata la prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o a imprese di trasformazione ed ogni operazione necessaria per preparare il prodotto per questa prima vendita. La vendita da parte di un produttore primario a consumatori finali è considerata commercializzazione se ha luogo in locali separati riservati a tale scopo;
- per sviluppo dei prodotti agricoli si intende l’introduzione di tecnologie e procedure tese a sviluppare prodotti nuovi o di qualità superiore, ad aprire nuovi mercati soprattutto nel contesto della filiera corta;
- gli investimenti relativi alla commercializzazione dei prodotti in uscita sono ammissibili purché tale attività sia correlata alla trasformazione dei prodotti agricoli in entrata di cui all’Allegato I del Trattato;
- non è ammissibile la sola vendita al dettaglio se non collegata alle attività di trasformazione svolte dall’impresa.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ritenuti ammissibili interventi, per investimenti materiali e/o immateriali che riguardino almeno uno degli aspetti seguenti:
- realizzazione di digestori (assimilati a contenitori dove si svolge il processo biochimico che produce biogas) inferiore ad 1 MW di potenza per la raccolta di sottoprodotti agroalimentari o deiezioni animali;
- acquisto e installazione di gruppi elettrogeni specifici per produrre energia dalla combustione del biogas;
- acquisto ed installazione impianti collegamento per mettere in rete l’energia prodotta;
- realizzazione e/o posa in opera di vasche di raccolta del digestato per il trattamento di separazione solido/liquido;
- acquisto ed installazione, per la sola finalità di autoconsumo, di impianti per il recupero e la distribuzione di energia termica all’interno dell’unità produttiva oggetto dell’investimento, ovvero per il recupero del calore prodotto da impianti produttivi.
AGEVOLAZIONI PREVISTE
Sono previsti finanziamenti nelle seguenti tipologie di sostegno:
- contributo in conto capitale: da calcolarsi in percentuale sul costo totale ammissibile dell’intervento;
L’intensità dell’aiuto è fissata nella misura massima del 40% della spesa ammessa. L’aliquota del sostegno è, per tutti i soggetti beneficiari, elevabile al 60% nel caso di progetti collegati ad una fusione di organizzazione di produttori. Nel caso delle “grandi imprese” e delle “imprese intermedie” l’intensità massima dell’aiuto è pari al 30% della spesa ammessa. Nel caso in cui il prodotto finale (prodotto in uscita) non ricada tra quelli inclusi nell’allegato I del Trattato il contributo è concesso nel rispetto del regime “de minimis”. Il sostegno pubblico con la presente Misura 4.2.3 non può comunque mai superare il 60% della spesa ammessa.
Per gli interventi finanziati sono fissati i seguenti limiti:
- Euro 1.500.000 quale limite massimo del costo totale dell’investimento ammissibile per tutti i soggetti beneficiari;
- Euro 50.000 quale limite minimo del costo totale del progetto ammissibile a finanziamento.
DOMANDE
Le domande andranno presentate entro il 25 marzo 2019.
I SERVIZI DI BIT SPA
La BCC ha l’opportunità di fare impieghi integrando i finanziamenti necessari per gli investimenti nella produzione e nell’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili nelle aziende agroalimentari.
Le Banche possono organizzare:
- Workshop per promuovere gli interventi sul territorio;
- Incontri e momenti di confronto con le aziende agricole e le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Fedagri-Confcooperative, Copagri, etc.);
- Svolgere la due diligence degli interventi.