CONTRIBUTI DALLA REGIONE PER IL FOTOVOLTAICO NELLE AZIENDE VITIVINICOLE
La Regione Emilia-Romagna, grazie alla misura del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023/2027 – settore vitivinicolo, concede 6.500.000 € di contributi per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole, oltre che in strutture e strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa e ad aumentarne la competitività.
L’azione è rivolta alle imprese che svolgono attività di trasformazione e/o commercializzazione di prodotti vitivinicoli che dimostrino di operare in un contesto di filiera, definito come potenzialità di vendere/collocare le proprie produzioni. L’azione si concretizza nell’erogazione di incentivi, sotto forma di contributi in conto capitale, a fronte di investimenti materiali ed immateriali che siano:
- destinati a migliorare il rendimento globale dell’impresa, a migliorare i risparmi energetici e l’efficienza energetica globale;
- conformi alle norme comunitarie applicabili all’investimento interessato;
- finalizzati a consolidare o aumentare la competitività dell’impresa stessa, con particolare riferimento all’innovazione di processo e/o di prodotto.
Possono essere presentati progetti con durata:
- Annuale: il pagamento del saldo avverrà nell’esercizio finanziario 2024/2025;
- Biennale: il pagamento del saldo avverrà nell’esercizio finanziario 2025/2026.
La durata del progetto annuale o biennale dovrà essere dichiarata al momento della presentazione della domanda di sostegno.
Beneficiari
L’aiuto viene accordato a imprese, indipendentemente dalla dimensione economica, che svolgono almeno una delle seguenti attività:
- produzione di mosto da uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse prodotte, acquistate o conferite da soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
- produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti da soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
- elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino, conferito dai soci e/o acquistato, anche ai fini della sua commercializzazione; sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti;
- produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.
Non rientrano in queste categorie di beneficiari, coloro che lavorano prevalentemente (più del 50% delle uve trattate) prodotti in conto lavorazione.
Tipologia interventi ammessi
Sono ammissibili per il contributo le spese per investimenti materiali e immateriali quali:
- costruzione/ristrutturazione di immobili strumentali allo svolgimento dell’attività vitivinicola, con esclusione degli interventi che riguardino punti vendita non attigui alla sede di lavorazione delle uve e/o vino. L’attività comprende: opere edili ed affini propriamente dette, opere edili complementari, strutture prefabbricate, impianti fissi quali impianti elettrico – idrico – termico – e impianti fotovoltaici. La spesa ammissibile per questa attività non potrà superare il 70% dell’importo totale degli investimenti con esclusione della voce relativa alle spese tecniche. Non sono compresi in questa categoria l’impianto di climatizzazione dei locali, destinati alla lavorazione, produzione e stoccaggio del vino e la vetrificazione delle vasche in cemento;
- acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature specifici per l’attività di trasformazione e/o commercializzazione;
- arredi e allestimenti finalizzati alla funzionalità di punti vendita diretta al consumatore finale dei prodotti aziendali;
- creazione e/o implementazione di siti internet, finalizzati all’e-commerce;
- acquisto di software destinati esclusivamente alla gestione delle operazioni di cantina;
- spese tecniche, quali onorari di professionisti e consulenti, direttamente riconducibili agli investimenti proposti.
Impianti fotovoltaici
Nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici che prevedano anche l’immissione in rete dell’energia elettrica prodotta in eccedenza, qualora non venga immediatamente consumata per la normale attività aziendale, dovrà essere allegata alla domanda di sostegno, pena la non ammissibilità della spesa, una relazione, sottoscritta da un tecnico specializzato del settore, che evidenzi i consumi totali dello stabilimento/sito produttivo precedenti all’investimento e che dettagli quale sarà il dimensionamento del nuovo impianto in base al fabbisogno medio annuo e ad eventuali impianti già presenti.
Il contributo della Regione
Gli investimenti finanziati dal bando devono essere realizzati sul territorio della regione Emilia-Romagna. Gli investimenti proposti dovranno avere una dimensione minima di 20.000 € e una dimensione massima di 1.500.000 €, pena la non ammissibilità della domanda.
L’intensità dell’aiuto è:
- 40% per le micro, piccole e medie imprese
- 20% per le imprese intermedie
- 19% per le grandi imprese
Domande
La richiesta va fatta online entro il 30 aprile 2024 (ore 13) , compilando la specifica modulistica prodotta dal Siag – Sistema Informativo Agricolo di Agrea.