AGROALIMENTARE 2018 E PREVISIONI 2019: PRESENTATI I DATI DI FEDERALIMENTARE
In occasione di CIBUS CONNECT, avvenuto il 10 e l’11 aprile a Parma, sono stati presentati i dati di Federalimentare sul settore agroalimentare (dati 2018 e previsioni 2019), in presenza di Mauro Conti, Direttore di BIT SPA, e Carmine Daniele, Responsabile Area Bcc Centro Sud di Iccrea BancaImpresa.
Il 2018 ha confermato con crescente fatica i profili di crescita che si erano affacciati nel corso dell’anno, con un +1,1% sul 2017. La produzione industriale 2018 del Paese ha chiuso con un +0,8%. Si sottolinea che la produzione alimentare 2018 ha superato di appena 0,4 punti il livello raggiunto nel 2007, ultimo anno pre-crisi. Il fatturato del 2018 dell’industria alimentare ha raggiunto i 140 miliardi di euro: è stata perciò registrata una crescita del +2% sui 137 miliardi del 2017.
L’export 2018 dell’industria alimentare ha raggiunto i 33,2 miliardi di euro, con un +3,4% sull’anno prece-dente. A livello di sbocchi, il consuntivo annuale evidenzia punte espansive vistose, messe a segno da molti mercati emergenti come: Egitto (+46,7%), Ucraina (+40,9%), Lettonia (+27,1%), Nigeria (+20,1%), Filippine (+24,9%), Bulgaria (+26,3%), Nuova Zelanda (+20,9%) e Vietnam (+24,8%).
L’import 2018 ha chiuso a una quota di circa 21,8 miliardi, con un calo del –1,5% sull’anno precedente. Ne deriva un saldo attivo di 11,3 miliardi, in aumento del +14,1% su quello del 2017 (9,9 miliardi).
I consumi alimentari 2018 hanno confermato una perdurante stagnazione, con variazioni a consuntivo del +0,6% in valore e del 0,5% in volume.
Le previsioni 2019 dell’industria alimentare sono intonate a grande cautela. Nel mercato interno la fiducia rimane modesta. La forte frenata del PIL emersa in chiusura 2018, che si protrarrà per almeno tutto il primo semestre 2019, non consentirà di uscire dalla stagnazione. Il PIL 2019 si muoverà con una dinamica prossima allo zero.
L’export, in assenza di forti turbative internazionali, dovrebbe confermare sostanzialmente il trend 2018, per posizionarsi di nuovo su un passo attorno al +3%. Spinte aggiuntive potrebbero venire dalla soluzione del contenzioso commerciale USA-Cina e dal conseguente rasserenamento del clima internazionale. Mentre raffreddamenti potrebbero legarsi agli esiti della Brexit e alla situazione specifica del mercato del Regno Unito, quarto sbocco del settore.
Nella tabella sottostante il settore agroalimentare in pillole:
BUONI SPUNTI PER LE BANCHE…
Un settore, quello agricolo e agroalimentare, in crescita lenta ma costante e con imprese che investono in strutture e tecnologie anche in relazione ad incentivi regionali e nazionali per i settori.
Diviene pertanto sempre più importante, per la creazione di impieghi, dare sostegno attivo al settore. Per le Banche sarà importante sviluppare l’analisi delle filiere territoriali di insediamento e attivare percorsi di sostegno alle aziende per i diversi ambiti di sviluppo (innovazione, ricerca, mercati internazionali, investimenti strutturali etc..).
Con il supporto di BIT SPA le Banche possono dar vita ad un percorso di approfondimento delle conoscenze e all’attivazione di rapporti commerciali per favorire la crescita delle imprese sul mercato.
BIT in particolare può fornire la propria competenza per:
- Analisi economico-finanziaria e gestionale delle imprese;
- Consulenza per lo sviluppo di investimenti in azienda che ne accrescano la capacità competitiva;
- Consulenza per lo sviluppo di Progetti di Filiera;
- Consulenza per l’aggregazione di imprese in modo da renderle più competitive sul mercato;
- Consulenza per lo sviluppo del settore biologico;
- Consulenza per progetti di efficienza energetica, impianti per la produzione di energie rinnovabili nelle aziende;
- Consulenza per progetti di diversificazione attività agricola.